Archigusto
Chiuso mercoledì – Si legge già nel nome il felice abbinamento che dà carattere e unicità ad Archigusto, dove si sommano l’estro creativo di Gianmarco, architetto, e le capacità culinarie dello chef, il fratello Enrico. Questo porta i suoi frutti in sala e nel piatto: la cortesia dei Bruera e l’ambientazione curata nei dettagli fanno infatti da sfondo a una cucina raffinata, scrupolosa nella scelta e nella qualità degli ingredienti, che affianca a menu stagionali i “classici” della tradizione piemontese, dal fritto misto al gran bollito. La presentazione delle portate, attenta all’occhio oltre che alla gola, è una nota distintiva del locale e ricorre anche nel servizio di catering, personalizzato sulle esigenze e sui gusti di ogni cliente.
FORNITORE DI QUALITA’ AMBIENTALE: I PERCHE’ DELLA SCELTA
«È stato il Parco a trovare noi e non viceversa» scherzano i fratelli Bruera. Gianmarco ed Enrico erano partiti su questo indirizzo dal 2006, anno di inizio dell’attività, per una questione di «coscienza ambientale» che si ritrova sia nel ristorante, con l’intero sistema degli impianti a basso consumo energetico, sia nei servizi di catering, con soluzioni ecocompatibili, dove anche “l’usa e getta” è risolto in carta non trattata per tovaglie e tovaglioli, in spiedini di legno o bambù al posto di quelli di plastica. All’Archigusto ci si muove con una filosofia di base: interagire con i produttori locali, limitando così al minimo le scorte congelate per ricercare invece la filiera corta, garanzia di freschezza e di tracciabilità dei prodotti utilizzati in cucina.